martedì 13 agosto 2013

PER SUONARE SERVE VIOLINO, ARCHETTO E...ORECCHIO!



La cosa importante da tenere sempre a mente è l’intonazione.

Per suonare qualsiasi strumento ci vuole orecchio, cioè capire se una nota è intonata oppure no. Per il violino il discorso è ancora più complicato per il fatto che sulla tastiera non ci sono segni o altro che ci indicano dove sono le note, come può essere sulla chitarra o sul pianoforte, ma le note le dobbiamo in qualche modo cercare e memorizzare la loro posizione.

Abbiamo visto che il primo dito cade naturalmente e il 90% dei casi è intonato da subito. Su ogni corda provate a suonare la nota con il primo dito, poi lo sollevate e suonate la corda vuota: dovreste accorgervi su le due note stanno bene insieme, se è così allora vuol dire che eravate intonati. Quando avete trovato la posizione giusta esercitatevi a trovare la nota al primo colpo. Ricordate: le dita devo scendere dall’alto come fossero dei martelletti e fatele scendere in modo naturale e morbido.





 Ripetendo l’esercizio di trovare la nota, le vostre dita memorizzeranno la posizione e la volta prossima che volete suonare un SI o un FA le vostre dita sapranno dove andare!

Una volta consolidato il primo dito potete cominciare a far scendere anche il secondo e terzo dito. Per il quarto dito bisognerà aspettare un po’ di più.

Dunque, abbiamo insistito molto sul primo dito, perché se mettete giù bene questo, per gli altri non ci saranno grandi problemi di intonazione. In tutte e quattro le corde le dita vanno disposte nello stesso modo secondo la schema:



                                                       ①-----②-③-----④


Tra il ① e il ② c’è lo spazio di un cm circa, il ② e il ③ sono vicini, ma non attaccati, tra il ③ e il ④ c’è lo spazio di un cm.


Dicevo che per ora il quarto dito lo lasciamo stare, perché stiamo parlando del mignolo, che è il dito più corto e più debole.

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