giovedì 19 settembre 2013

NON SI SUONA IN APNEA!

La prossima volta che suonate fateci caso: vi siete ricordati di respirare?

Sembra una domanda senza senso, ma in realtà nel momento in cui suoniamo concentriamo la nostra attenzione sulla pozione corretta delle dita,  stiamo attenti all'intonazione, facciamo attenzione alla tenuta dell'arco e a fare un bel suono, ma non prestiamo assolutamente attenzione al nostro respiro che spesso risulta superficiale se non addirittura assente in alcuni tratti!

Alle volte finite di suonare e avete la gola secca?

Ecco, questa è la prova che avete suonato in apnea!

Il respiro, invece, è fondamentale. 

La prossima volta che avrete l'occasione di veder suonare un violinista guardate bene cosa fa appena prima di iniziare a suonare: fa un bel  
respiro profondo!
Facendo un bel respiro si fa arrivare subito al cervello una buona quantità d'ossigeno in modo che sia pronto per il lavoro che lo aspetta e poi si comunica agli altri che siamo totalmente rilassati.

Il respiro, poi, si dovrebbe fondere con il movimento dell'arco e quindi con il suono, dovremmo immaginare di respirare insieme al nostro violino.
 E ricordatevi che se siete rilassati, il vostro violino lo sente e vi regalerà suoni meravigliosi!


 


giovedì 12 settembre 2013

MA QUANTO E QUANDO STUDIARE?

Questo è un argomento molto importante, perché il violino richiede costanza. Paganini diceva:
"se non suono per un giorno me ne accorgo io, se non suono per due giorni se ne accorge il mondo"
Questo vuol dire che è importante suonare ogni giorno qualcosa. Certo, per chi come me lavora e ha una famiglia da portare avanti non è sempre così facile trovare ogni giorno il tempo per studiare il violino, ma c'è un segreto!
I giorni in cui siete tranquilli e potete concedere del tempo al vostro strumento potete dedicarvi a uno studio metodico, ma quando non avete tempo o la giornata è stata particolarmente faticosa ecco il segreto: vi prendete il vostro violino e il vostro libro con le scale, ne scegliete una, magari quella che conoscete meglio, e la suonate così:  
* prima la suonate facendo una nota alla volta

* poi la suonate legata a due, cioè suonando due note alla volta

* poi la suonate legata a quattro

* poi la suonate, se ve la sentite, legata a otto

TOTALE = CINQUE MINUTI!!

Si impiega più tempo a scrivere questo post che non a fare questo esercizio!!  

In questo modo tenete allenata la memoria e l'elasticità delle vostre dita.
 Provare per credere! 

 

martedì 3 settembre 2013

E' L'ORA DEL BAGNETTO!



Naturalmente sto scherzando, perché l’acqua è il peggior nemico del vostro violino!

Questo però non vuol dire che non deve essere mai pulito, anzi! Il violino andrebbe pulito ogni volta che si finisce di suonare. Ma pulirlo da cosa? A guardarlo non è sporco!

 In realtà suonare lascia delle tracce molto insidiose.  La mano sinistra, per esempio scorrendo sulle corde lascia una patina di grasso che a lungo andare danneggia le corde; l’arco, a sua volta, lascia sulla cassa e sulle corde una gran quantità di polvere bianca, forse ancora più pericolosa del grasso delle mani. Cosa fare allora? È sufficiente procurarsi due pezze pulite di cotone, possono essere i fazzoletti di stoffa che si usavano una volta o dei tovaglioli di stoffa. 
Cosa importantissima: le pezze vanno usate assolutamente asciutte! È importante tenere queste due pezze ben distinte: una pulirà sempre e solo le corde, l’altra pulirà sempre e solo la cassa e il pezzo di corde sporche di bianco.

 Per pulire le corde nella loro lunghezza basta passare la pezza su di esse un paio di volte e, volendo essere pignoli, potreste passarla anche sotto le corde, sulla tastiera. In questo modo toglierete quella patina di grasso che altrimenti si accumulerebbe sulle corde togliendo elasticità e diminuendo, a lungo andare, la qualità del suono.   





 Con la seconda pezza, invece, dovrete togliere la polvere bianca. È pece e si deposita dove passa l’arco, quindi sulla cassa, ma anche su un tratto di corde. Pulite la cassa togliendo la polvere di pece, ma fate attenzione: la pece è estremamente appiccicosa e rovina la vernice del legno. Se la pece rimane circoscritta solo su questa parte del violino poco male, chiunque suoni il violino avrà la parte di legno sotto le corde leggermente più opaca del resto, è normale.


  Il problema è se la pece sporca anche il resto del violino, perché, credetemi, la pace non va più via! Quindi tornando alla nostra pezzuola, delicatamente e rimanendo sempre in quella zona, sfregate leggermente, quel tanto che basta per togliere la polvere. 


Per pulire le corde usate sempre la pezzetta della pece e concentratevi sul tratto bianco. Pulirete una corda per volta appoggiandovi sopra la pezzetta e sfregando avanti e indietro. Sentirete uno stridio, è normale. Non occorre che le corde ritornino perfette come appena comprate. Un po’ di patina sul tratto di corda dove appoggia l’archetto è necessario, puliremo solo l’eccesso. Le pezze potete sistemarle in qualche posto nella custodia, in modo che siano sempre con voi. 


 Un’altra cosa che potete fare per coccolare il vostro violino è quella di procurarvi un pezzo di lana, può essere anche una sciarpa che non usate più o una manica di un maglione che volevate buttare. Dopo aver pulito il violino con le pezze lo lucidate con la lana. La passate sopra le corde, sulla tastiera, su tutta la cassa, l’unico posto dove non dovere passare è dove si accumula la pece. 
Credetemi, il vostro violino vi ringrazierà!

giovedì 29 agosto 2013

COME ACCORDARE IL VIOLINO



All’inizio questa operazione è tutt’altro che semplice. Per accordare il violino vi conviene concentrarvi sui “tiracantini".

                              





Sono quelle piccole vitine in fondo alle corde: è molto più semplice che non agire sui piroli che sono invece quelle viti di legno all’inizio della tastiera e su cui sono arrotolate le corde.





                                    
Innanzitutto per accordarlo avrete bisogno di qualche supporto che può essere un pianoforte o di un accordatore elettronico.

Se usate il pianoforte cominciate a suonare il LA, poi prendete il violino e suonate il vostro LA e ascoltate. 
Com’è? Calante? Crescente? Giusto?

Se è calante, cioè tende a essere di una tonalità più bassa del LA del pianoforte, allora agite sul tiracantino della corda del LA e giratelo di pochissimo in senso orario, ma proprio di pochissimo e poi riprovate.

Se è crescente, cioè tende a una tonalità più alta, agite sul tiracantino girandolo in senso antiorario sempre di pochissimo e poi riprovate.

Dovete fare questa operazione per tutte le corde. È inutile dire che il pianoforte deve essere chiaramente intonato…!



Se non disponete di pianoforte (o anche tastiera, va bene uguale) potreste procurarvi un accordatore elettronico. 

E' uno oggetto che si trova in qualsiasi negozio di musica e vi indica la nota che state suonando e vi indica se è intonata crescente o calante.
Se siete interessati all’acquisto dell’accordatore vi consiglio di prendere quello con inclusa la funzione di metronomo, perché vi aiuterà moltissimo per l’esecuzione di brani e quant’altro. Ce ne sono di vari prezzi, ma un accordatore con metronomo costerà più o meno sui 20-25€, ma è sono soldi spesi bene.